Quando parliamo di fotofobia, ci riferiamo in realtà a diverse condizioni mediche, che andremo ad esplorare nel corso di questo articolo.
La più comune e la più interessante per il suo prospetto medico è sicuramente quella che prevede dolore e fastidio fortissimi di fronte a luci intense, come possono essere quella del sole, quella di un flash fotografico o anche quella del riverbero sulla neve. Si tratta dunque di una patologia strettamente correlata agli occhi, che può interessare anche i nervi ottici e che in genere viene sofferta, nella maggioranza dei casi, da chi ha occhi di colore chiaro.
Le cause della fotofobia
Le cause della fotofobia sono in genere riconducibili a tre macro-categorie:
- Congiuntiviti: sia di carattere batterico che di carattere virale. Tra le conseguenze più comuni di questo tipo, c’è proprio l’estrema fotosensibilità, che può trasformarsi, nei casi più estremi, in fotofobia.
- Anche l’uveite può avere risvolti di questo tipo, che interessano perifericamente la cornea e che creano problemi piuttosto gravi di fotosensibilità e fotofobia.
- Stesso discorso per la cheratite (di cui abbiamo parlato diffusamente in un altro articolo), dove un danno (permanente o temporaneo) alla cornea, può essere responsabile di questo tipo di disturbo.
- In ultimo, anche l’utilizzo di lenti non adatte oppure anche un intervento laser contro la miopia possono trasformarsi in questa specifica patologia.
Quali sono i sintomi?
I sintomi della fotofobia sono piuttosto tipici. Siamo infatti davanti ad una patologia che causa estremo disturbo, se non dolore, quando siamo esposti a fonti di luce intensa. Potrebbe essere uno schermo particolarmente chiaro, oppure la luce solare, anche se non diretta. Fa anche piuttosto male il riverbero della luce solare sulla neve e sull’acqua di un lago o del mare.
Si tratta di una condizione che difficilmente viene accompagnata da altre patologie dell’occhio (ad esclusione di quelle che potrebbero causarla) e che si presenta in genere in entrambi gli occhi, soprattutto quando le sue cause sono di carattere infettivo o virale.
Come si cura?
Non esiste una cura specifica per la fotofobia. Bisogna che l’oculista rintracci quali sono state le cause che l’hanno scatenata, per andare a rimuovere il problema alla radice, piuttosto che offrire cure di tipo palliativo.
La fotofobia, a meno di danni permanenti alla cornea, può sicuramente essere curata senza troppi problemi, motivo per il quale vi invitiamo a recarvi da un oculista e a vivere la cosa senza eccessive preoccupazioni.