La meningite, come sarà facilmente intuibile dal nome, è un’infiammazione a carico delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e anche il midollo spinale.
Si tratta di un’infiammazione che in genere è causata da infezioni di carattere batterico o virale, ma che può anche essere conseguenza di alcune patologie specifiche.
I diversi tipi di meningite
- La meningite batterica è la più rara: è però una delle più gravi e mette a repentaglio la vita del paziente, a meno che non si intervenga tempestivamente;
- La meningite virale è molto più comune e, stando alle statistiche mediche, anche meno grave. In genere è molto difficile diagnosticarla, in quanto i suoi sintomi sono in tutto e per tutto simili a quelli di una banale influenza.
Si tratta di due patologie dunque simili, ma dalle cause e soprattutto dalle conseguenze radicalmente diverse.
Quali sono le cause?
I batteri e i virus che sono in genere in grado di causare meningite sono gli stessi che sono responsabili per un grandissimo numero di infezioni in altre parti del corpo. Se possono risalire fino alle meningi, attraverso il liquido cerebro-spinale, possono rendersi dunque responsabili di meningite.
Per quanto riguarda i batteri:
- Nei neonati il caso più comune di meningite è causato dallo streptococco B, ovvero da Coli e Listeria;
- Nei bambini e negli adulti invece il pneumococco e la Neisseria meningitis (detto volgarmente meningococco);
- Il virus dell’influenza di tipo B può essere anch’esso responsabile della meningite, anche se dato che la popolazione ha generalmente buone difese immunitarie contro questo virus, lo sviluppo in questo senso è estremamente raro;
- In ultimo, per quanto riguarda i virus, abbiamo gli enterovirus.
Quali sono i sintomi?
I sintomi non variano molto tra bambini e adulti. In genere abbiamo:
- Mani e piedi decisamente freddi;
- Dolori alle gambe persistenti;
- Colorito che varia.
Questo per quanto riguarda le prime ore dal contagio. Successivamente, tra le 14 e le 24 ore dal contagio, abbiamo:
- Febbre;
- Stato di coscienza ridotto, con letargia annessa;
- Mal di testa forte;
- Fotofobia;
- Senso di torcicollo;
- Convulsioni;
- Eruzioni cutanee gravi.
Per quanto riguarda invece i neonati, spesso non si hanno questi sintomi, ma soltanto la febbre, accompagnata da stati lievi di letargia.
Per quanto riguarda i sintomi accessori che possono colpire i neonati abbiamo:
- Ittero;
- Corpo rigido;
- Inappetenza;
- Pianto;
- Difficoltà a poppare;
- Fontanella sporgente.
Quali sono le possibili terapie?
Le possibili terapie per la meningite in genere si occupano di contenere gli effetti nefasti di questa patologia. Si procede, tenendo il paziente sotto osservazione, alla somministrazione endovenosa di acqua e sali, per poi accompagnare la terapia al ricorso di farmaci analgesici che aiuteranno a tenere sotto controllo i fenomeni dolorosi di cui in genere la meningite è responsabile.
Nel caso di meningite batterica, si procede invece con la massima urgenza alla somministrazione di antibiotici per via endovenosa.
Ad ogni modo è di fondamentale importanza intervenire il prima possibile, per scongiurare ogni evoluzione possibilmente nefasta della patologia.