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Piastrine basse: valori e rimedi

piastrine basseLa conta delle piastrine nel sangue è di fondamentale importanza per individuare la presenza di alcune condizioni patologiche più o meno gravi. Pertanto, quando i valori delle piastrine sono troppo bassi, possiamo andare incontro a rischi ben precisi.

Come si misurano i valori delle piastrine? Quali sono i valori di riferimento? Quali sono le condizioni patologiche collegate ad una carenza di piastrine?

Oggi risponderemo proprio a queste domande.

Come si misurano i valori delle piastrine nel sangue?

Intuibilmente, per misurare i livelli delle piastrine che si trovano nella nostra circolazione sanguigna, bisogna sottoporsi ad un prelievo ematico che viene generalmente effettuato dall’avambraccio.

Una volta che il personale avrà prelevato tutte le provette necessarie per indagare sulla tua condizione, queste verranno mandate al laboratorio di competenza dove saranno sottoposte alle dovute analisi.

Solitamente non bisogna seguire delle particolari norme di preparazione prima di fare questo esame. Tuttavia, visto che spesso fa parte delle analisi di routine, potrebbe essere necessario presentarsi in laboratorio a digiuno.

Quali sono i valori di riferimento delle piastrine?

Quando si parla di valori di riferimento di un parametro sanguigno, bisogna tener conto del fatto che ogni laboratorio di analisi può avere dei valori che si discostano, anche se minimamente, da quelli di un altro laboratorio.

Di conseguenza ti consigliamo di affidarti solo ed esclusivamente a quanto è riportato sul tuo referto. Tuttavia, i valori generalmente considerati normali per le piastrine sono compresi tra 150000 e 400000 per μl.

Cosa succede nel caso in cui le nostre piastrine siano troppo basse?

Quando le nostre piastrine sono troppo basse, ossia cadono al di sotto dei limiti della normalità, si parla di una condizione conosciuta come Piastrinopenia e potrebbero essere presenti delle condizioni patologiche ben precise più o meno gravi.

Tra queste condizioni, ricordiamo soprattutto le seguenti:

  • Presenza di infezioni virali, come la mononucleosi o l’AIDS;
  • Esposizione al DDT;
  • Presenza di una forma di anemia, come l’anemia emolitica, aplastica o l’anemia perniciosa;
  • Abuso di bevande alcoliche;
  • Presenza di una cirrosi epatica;
  • Valvola cardiaca protesica;
  • Terapie antitumorali in corso, ad esempio la chemioterapia o la radioterapia;
  • Reazione allergica in corso;
  • Autotrasfusione;
  • Coagulazione intravascolare disseminata;
  • Lupus eritematoso sistemico o altre malattie autoimmuni;
  • Infezione da clostridium;
  • Presenza delle mestruazioni;
  • Splenomegalia;
  • Ipersplenismo;
  • Bypass extracorporeo;
  • Presenza di malattie linfoproliferative.

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