Spesso ci ritroviamo a dover buttare alimenti neanche aperti perchè scaduti.
Ma spesso ci si chiede dopo quanto tempo effettivamente i cibi scadano e se si possano mangiare anche nei giorni successivi riportati dalla data di scadenza sulla confezione.
In molti casi si butta senza neanche pensarci, ma molti pensano anche alla salute del pianeta e allo spreco alimentare.
Di solito è consigliabile non ingerire cibi che hanno una data di scadenza precedente al giorno in cui ci troviamo, ma i conservanti giocano un ruolo a sfavore di questa affermazione.
I conservanti, infatti, si chiamano proprio così per la loro capacità di mantenere gli alimenti.
Ma andiamo più nello specifico a parlare di quando consumare i cibi apparentemente scaduti.
Quali sono gli alimenti che possono essere mangiati anche dopo la loro data di scadenza?
Di solito alimenti come biscotti, cereali, pasta e riso sono quelli che meglio resistono al passare del tempo.
Infatti, non contendendo al loro interno acqua ed essendo i cibi cosiddetti a lunga conservazione, sono gli alimenti che si possono mangiare anche dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
I cibi secchi, infatti, resistono di più rispetto ai cibi freschi che, se non consumati entro un arco di tempo limitato, non diventano più commestibili.
C’è anche da dire, però, che spesso anche il sapore dei cibi va esaminato e, se si sente che non è buono, va immediatamente buttato.
Inoltre quando sulle confezioni degli alimenti c’è la tipica scritta che impone di consumare gli alimenti preferibilmente nei tempi indicati significa che la loro conservazione è maggiore rispetto alla data di scadenza.
Quali sono gli alimenti che non possono essere mangiati dopo la loro data di scadenza?
Tra gli alimenti assolutamente vietati da ingerire dopo la data di scadenza troviamo i salumi, i formaggi, frutta e verdura, carne e pesce freschi o imbustati, succhi di frutta.
Questi cibi sono ricchi di batteri dopo le loro tempistiche di consumo e vanno a compromettere il regolare svolgimento dell’organismo, intaccandolo e facendolo ammalare.