L’ipertensione è un disturbo molto diffuso tra gli adulti, perciò si cercano spesso dei metodi naturali per portare ad un abbassamento della pressione senza troppi sacrifici.
Il caffè e il cioccolato sono due alimenti che vengono sconsigliati per combattere l’ipertensione, ma occorre fare chiarezza, perché non tutti sembrano esserne sconvinti.
In questa guida vedremo proprio questo, ossia se, quanto e in quali forme è consigliato assumere cioccolato e caffè ai fini della lotta all’ipertensione.
Caffè e ipertensione
Cominciamo dal caso più studiato dagli esperti in tema di ipertensione e ancora irrisolto, ossia gli effetti del caffè sulla pressione sanguigna.
Fa bene?
Nel 2005, uno studio condotto da esperti americani ha analizzato la reazione di 250 millilitri di caffè su un gruppo di persone.
Il risultato è stato un netto abbassamento della pressione con la miscela arabica, esito che ha rivoluzionato il modo di pensare sul caffè in tema di ipertensione.
Fa male?
Ciò che crea insicurezza è pero il risultato di altri studi, che attestano la neutralità del caffè sull’ipertensione o addirittura l’esatto contrario, ovvero il fatto che la caffeina sarebbe addirittura una delle principali cause dell’ipertensione.
Conclusione
Con due teorie che si oppongono completamente è difficile consigliare se bere o non bere caffè, perciò il nostro avvertimento è di limitarne l’uso.
Cioccolato e ipertensione
Una buona notizia per gli amanti del cioccolato, ai quali è consigliato un consumo di una porzione di cioccolato fondente tra 10 e 20 grammi al giorno, per combattere l’ipertensione.
Quale scegliere
Scegliete tassativamente cioccolato fondente per abbassare la pressione perché contiene polifenoli, sostanze decisive per la lotta all’ipertensione.
Un test condotto nel 2005 su vari soggetti, ai quali sono stati assegnati cioccolato fondente oppure bianco, ha infatti reagito in modo positivo al fondente e neutrale sul bianco, che non contiene polifenoli.