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CEA- Antigene Carcino Embrionario – la guida ai valori

CEA- Antigene Carcino EmbrionarioChe cos’è l’Antigene Carcino Embrionario, comunemente conosciuto come CEA? A che cosa servono le analisi del sangue per il CEA? Come funziona l’interpretazione dei risultati di questo esame?

In questo articolo parleremo proprio del CEA, una glicoproteina che si trova in quantità molto basse nell’organismo degli adulti e, se i suoi livelli aumentano in modo notevole, potrebbe essere indice di condizioni patologiche anche gravi. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Che cos’è l’Antigene Carcino Embrionario?

L’antigene carcino embrionario, meglio conosciuto come CEA, è una glicoproteina prodotta, nei primi tre mesi della gravidanza dalle cellule fetali del pancreas, del tratto digerente e del fegato. 

Dopo la nascita, le concentrazioni di questa glicoproteina diminuiscono notevolmente e, nell’adulto, una quantità minima di CEA viene prodotta dalle cellule del colon, dal tessuto mammario e dalla parenchima polmonare. 

Quando viene prescritto l’esame CEA?

Le analisi del sangue per il dosaggio di CEA viene fatto per diversi motivi. I più frequenti sono quelli citati di seguito:

  • Nel caso in cui un paziente sia affetto da cancro e bisogna determinare il modo in cui esso sta progredendo, valutando le sue dimensioni e i punti lontani dell’organismo che è riuscito a raggiungere;
  • Per valutare l’andamento del trattamento che stanno seguendo quei pazienti a cui è stato diagnosticato il cancro al colon;
  • Spesso viene combinato con altri marcatori tumorali per valutare bene la malattia dell’individuo.

Come si interpretano i risultati di questo test?

Come abbiamo già detto nella breve introduzione, alti livelli di CEA possono indicare la presenza di condizioni patologiche che possono essere anche molto gravi, ad esempio un tumore al colon. Invece non c’è niente di cui preoccuparsi se i livelli sono troppo bassi.

Oltre al tumore al colon, però, alti livelli di CEA sono connessi alla presenza di malattie di natura benigna, ad esempio quelle citate di seguito:

  • L’ulcera peptica gastrica;
  • Gli itteri benigni;
  • La pancreatite;
  • La bronchite;
  • La diverticolosi;
  • La gastrite;
  • Gli stati uremici;
  • La colite ulcerosa;
  • Poliposi del colon;
  • L’enfisema polmonare;
  • Il morbo di Crohn.

Infine, i livelli di CEA aumentano notevolmente anche nel caso di tabagismo accanito, per cui ti consigliamo di tenere questo valore sotto controllo nel caso in cui avessi il vizio di fumare una quantità esagerata di sigarette.

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