L’esoftalmo, più comunemente conosciuto come la patologia di chi ha gli occhi sporgenti, è una singolarità per la quale le orbite oculari sono più pronunciate del normale e di conseguenza vengono spostate al di fuori dello spazio naturale dell’occhio.
Esistono due tipi di esoftalmo: quello unilaterale, dove la presenza di questa protuberanza è su un occhio solo; quello bilaterale, dove il rigonfiamento si trova in tutti e due gli occhi.
Come si giunge a questo problema?
La presenza o no di un esoftalmo si può basare su patologie genetiche, problematiche più o meno gravi agli occhi o ancora per via di malattie che colpiscono i nostri sistemi.
Solitamente questo problema si presenta a causa di svariate infiammazioni alle orbite, infezioni, malattie a livello cardiovascolare.
Altre cause, soprattutto nelle persone adulte e di una certa età, possono essere problemi legati alla tiroide, totalmente vascolarizzata, come il morbo di Graves, conosciuto poichè provoca un lavoro eccessivo di questa struttura.
In alternativa, se si dovessero fare controlli e non trovare niente di anomalo nelle visite della tiroide, si potrebbe pensare alla presenza di una proptosi, la quale indirizza i medici a considerare che la fuoriuscita degli occhi dal proprio bulbo oculare sia dovuto a malattie come tumori degli occhi, leucemia o traumi che hanno portato ad un gonfiore permanente.
Tra le cause legate al sitema circolatorio, possiamo trovare anomalie della aorta che portano ad una scarsa gittata di sangue, trombosi e fistole.
Come facciamo a capire di avere questo problema?
Solitamente la sintomatologia più comune riguarda il gonfiore della palpebra che porta anche a non avere una chiusura ottimale dell’occhio durante le ore di sonno.
Bruciore e dolore influiscono negativamente sul benessere del nostro occhio e talvolta si potrebbe arrivare ad un calo della vista causato dal nervo ottico sottoposto ad infiammazione costante.
Spesso si potrebbe provare anche la sensazione di vedere doppio, stanchezza e affaticamento dell’occhio oppure lacrimazione anomala.
Nei casi più gravi, si potrebbe incappare nella problematica per cui il nervo oculare e l’arteria oftalmica vengono schiacciati così tanto da non funzionare più e diventare ciechi.
Come agire?
Bisogna rivolgersi a medici esperti del settore che si baseranno, oltre che sulla propria esperienza, anche su ciò che prova e sente il paziente, in modo da effettuare un’analisi completa e veritiera sulla presenza o no dell’esoftalmo.
Con l’aiuto di un esoftalmometro si controllano tutte le azioni oculari mentre con il tatto si valuterà il gonfiore.
Spesso potrebbe essere utile effettuare una risonanza magnetica, analisi del sangue e della tiroide.
La cura consiste nel mettere più volte al giorno lacrime artificiali nel mentre si effettuano ulteriori cure mediche.
In caso di problemi più elevati, bisognerà operarsi.