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Infibulazione Femminile: Cos’è, Perchè si fa ed in quali Paesi

infibulazione schemaL’infibulazione è una procedura a carico dei genitali femminili, che è purtroppo ancora realtà in moltissimi paesi africani, generalmente a ridosso del Corno d’Africa.

Si tratta di una procedura che trova in tradizioni risalentissime la sua origine e che, nonostante sia combattuta da moltissime associazioni per la tutela delle bambine e delle donne, trova ancora oggi applicazione.

Vediamo insieme cos’è l’infibulazione, dove viene ancora praticata e che tipo di conseguenze ci sono per chi vi è sottoposta.

Che cos’è l’infibulazione?

L’infibulazione è una procedura medica, messa in pratica però in genere dalle donne del villaggio e quindi senza alcun supporto di personale specializzato, attraverso la quale vengono tagliate le grandi labbra, le piccole labbra se sporgenti, con la vulva che viene chiusa completamente, lasciando due piccoli fori, uno per il passaggio dell’urina, l’altro per il flusso mestruale.

Si tratta di una procedura che, nei luoghi dove ancora avviene, viene portata a termine con strumenti rudimentali e soprattutto su bambine ancora molto lontane dall’età dello sviluppo.

Le labbra vengono tagliate, e la carne viva viene poi cucita lasciando di fatto una parete completa che copre tutta la vulva.

Si tratta di una procedura atta ad attestare la purezza della ragazza, che presentandosi come impenetrabile certifica il fatto di non aver mai giaciuto, in precedenza, con un uomo.

Anche il clitoride viene spesso rimosso

All’infibulazione vera e propria viene in genere associata anche la clitoridectomia, ovvero una procedura che vede rimuovere il clitoride e anche le parti spugnose che si trovano subito nelle vicinanze di questo.

Il piacere sessuale femminile viene completamente annullato, ad ulteriore oltraggio della sessualità della femmina, ritenuta nelle culture che ancora praticano questa operazione oggetto di piacere per il maschio, al quale deve essere sacrificata, e questo lo vedremo tra poco, anche la salute sessuale della donna.

Come avviene l’operazione?

L’operazione non è affidata a medici professionisti, in quanto è de facto bandita dai governi di tutto il mondo. Questo però non è sufficiente per ostacolare la pratica, che viene portata avanti da nutrici e ostetriche non professionali, che operano in condizioni di igiene precaria, causando oltre alle conseguenze tipiche dell’intervento, altri tipi di problematiche, che andremo ad analizzare più avanti.

Il taglio avviene con lamette rudimentali e per la sutura viene usato materiale non adatto alle procedure mediche.

Anche la disinfezione avviene con mezzi rudimentali, spesso lavando le giovani, appena operate, nell’acqua di fiume.

Dove è nata l’infibulazione?

Questa pratica pare sia nata, in età pre-islamica (e quindi prima del 7^ secolo d.C.), nell’area dell’odierno Yemen. Da qui, attraversando lo stretto di Aden, si sarebbe stabilizzata nel Corno d’Africa, dove è ancora una pratica molto diffusa.

Dove si pratica ancora?

L’infibulazione si pratica ancora in tutti i paese del corno d’Africa, e in alcuni dell’Africa Subsahariana:

  • Somalia;
  • Sudan;
  • Sudan del Sud;
  • Egitto;
  • Ciad;
  • Yemen;
  • Kurdistan Iracheno;
  • Mali;
  • Mauretania;
  • Guinea;
  • Nigeria;
  • Niger;
  • Camerun;
  • Tanzania;
  • Kenya;
  • Uganda;
  • Congo;
  • Costa d’Avorio.

La pratica, nonostante i tentativi di limitarla da parte delle autorità, non sembra avere alcun tipo di recessione: in Somalia ancora il 99% delle donne presenta infibulazione.

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