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Ischemia Transitoria: sintomi, cause e terapia

ictus temporaneoL’ischemia transitoria (TIA, per attacco ischemico transitorio) è una condizione a carico del cervello, temporanea e assolutamente reversibile, che viene causata da un ridotto flusso di sangue a livello neurologico. Si tratta di un problema molto comune che assomiglia, per molti sintomi, all’ictus ischemico, differenziandosi da questo però in quanto è assolutamente temporaneo e reversibile.

Di cosa si tratta nello specifico?

La TIA è una forma di ictus ischemico, che assomiglia in tutto e per tutto all’ictus completo, ma i cui sintomi e i cui effetti non permangono, ma vanno a scomparire entro pochi minuti dall’evento, o comunque entro massimo le successive 24 ore. Si tratta però comunque di un episodio da tenere in debita considerazione, in quanto potrebbe essere preavviso dell’ictus ischemico reale.

Chi ne viene colpito?

Si tratta di una condizione che affligge generalmente soggetti piuttosto avanti con l’età, con circa l’80% dei colpiti che ha passato la soglia dei 65 anni. In aggiunta, colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne.

Non è detto, però, che la TIA non possa colpire individui di età più giovane. Secondo le più recenti statistiche mediche, circa 1 soggetto su 20 di quelli colpiti da ischemia temporanea ha un’età inferiore ai 65 anni.

Le cause

Le cause sono simili a quelle che portano all’ischemia, motivo per il quale desta comunque grande allarme. Vediamo quali sono le cause più comuni:

  • Coaguli di sangue che occludono i vasi anteriori;
  • Conseguente afflusso ridotto di sangue al cervello.

Non ci sono altre cause che possono essere ricondotte all’ischemia temporanea.

I fattori di rischio

Ci sono anche alcuni fattori di rischio che rendono più probabile l’insorgere della TIA:

  • Fumo;
  • Fumo Passivo;
  • Precedenti cardiopatie;
  • Precedenti malattie vascolari;
  • Diabete;
  • Obesità;
  • Uso di stimolanti, come cocaina e anfetamine.

Questo per quanto riguarda i fattori di rischio che possono essere ridotti, o comunque eliminati. Per quanto riguarda invece i fattori di rischio che non possono essere ridotti in alcun modo, abbiamo:

  • Fattori Genetici;
  • Età;
  • Sesso, gli uomini sono più colpiti;
  • Anemia Falciforme, congenita.

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