I procinetici sono farmaci che vengono usati principalmente per trattare problemi allo stomaco e all’intestino, in particolare malattie come l’atonia gastrointestinale e sintomi come vomito e diarrea.
Come funzionano?
Esiste un’enorme quantità di farmaci procinetici, che differiscono tra loro per modalità di uso e funzionamento. Sono, però, tutti accomunati dal fatto che i recettori necessari all’attivazione si trovino nello stomaco e nell’intestino.
L’azione, agonista o antagonista, rispetto a tali recettori, che prendono il nome di dopaminergici, colinergici (conosciuti anche come muscarinici) e serotoninergici, causano la contrazione dei muscoli lisci dell’intestino stimolando i movimenti gastrointestinali che favoriscono l’evacuazione della materia al suo interno.
Alcuni recettori si trovano anche nell’area del midollo allungato adibita alla regolazione del vomito. I farmaci procinetici con azione antiemetica funzionano proprio tramite questi recettori.
Quali sono i più diffusi?
Il betanecolo funziona tramite i recettori colinergici sopracitati ed è utile nel trattamento di ipotonia gastrointestinale e vescicale. Ad oggi in Italia ne è vietata la vendita.
La metoclopramide è uno di quei farmaci utili per la cura di vomito e nausea, anche quelli dovuti a chirurgia e chemio. Per questo motivo viene utilizzato anche nella profilassi post operatoria. Molto simile al metoclopramide, la levosulpiride viene usata per trattare la sindrome dispeptica. Entrambi attivano i recettori 5-HT4 e D2 (il metoclopramide agisce anche sui 5-HT3) presenti nello stomaco.
Il domperidone favorisce i movimenti intestinali agendo sui recettori dopaminergici e velocizza lo scarico dello stomaco.
Ci sono altri farmaci, come il dexpantenolo, che restituiscono effetti analoghi ai farmaci elencati pur non appartenendo alla categoria dei procinetici.
Controindicazioni
Metoclopramide e levosulpiride hanno la capacità di attraversare la parete ematoencefalica e agire sul sistema nervoso centrale, causando alterazioni comportamentali come irrequietezza, affaticamento e convulsioni e in alcuni casi anche svenimenti.
Il dexpantenolo presenta meno effetti collaterali in quanto non possiede questa capacità.