Quando si parla di psichiatri e psicoterapeuti ci sono ancora dei tabù. Questo accade essenzialmente perché vi è una scarsa informazione circa questi temi. In alcuni casi, le persone hanno difficoltà persino a distinguere le due figure, facendo confusione tra le professioni.
Lo psichiatra e lo psicoterapeuta lavorano per uno scopo comune, che è il benessere del paziente. Spesso si ritrovano a collaborare, ad esempio quando un individuo necessita di una terapia farmacologica oltre a quella psicologica e viceversa.
Ma si tratta di figure professionali distinte. Iniziamo quindi, col dare una definizione chiara di queste professioni, per poi vedere quali tabù esistono su di loro e come superarli.
Psichiatra e psicoterapeuta: alcune definizioni
Lo psichiatra si occupa dei disturbi mentali e degli effetti che questi hanno sullo stato psicofisico dell’individuo. Ha una laurea in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria.
Il medico psichiatra, inoltre, ha le competenze per stabilire e prescrivere una cura farmacologica (psicofarmaci). Lo psicoterapeuta si occupa del disagio psicologico dell’individuo, che può derivare da un disturbo mentale o da altre cause, come una separazione o un lutto.
Lo psicoterapeuta ha una laurea magistrale in psicologia e una specializzazione in psicoterapia. Non può somministrare farmaci. Sia nel settore privato che in quello pubblico sono frequenti le collaborazioni tra i due professionisti.
Un esempio è quello dei pazienti tossicodipendenti. In questo caso, la psicoterapia può essere supportata da una terapia farmacologica.
Salute mentale: tabù
Parlare di salute fisica è normale, così come lo è recarsi da un medico. Lo stesso non accade con la salute mentale. Il motivo principale è che si conosce ancora troppo poco su queste professioni.
Il senso comune, poi, è abituato ad associare il malessere mentale alla pazzia, per cui chi va in terapia è matto. Di conseguenza, molti provano vergogna per un disagio o un disturbo mentale e decidono di non parlarne per non essere giudicati.
Questi tabù possono essere abbattuti attraverso un’efficace campagna di sensibilizzazione e informazione in diversi settori come la scuola, gli ospedali, il posto di lavoro, etc.
Fortunatamente, negli ultimi tempi sempre più personaggi famosi ammettono di essere stati da uno psicoterapeuta o da uno psichiatra, dimostrando che non c’è motivo di vergognarsi di un malessere mentale, anzi, che è importante prendersi cura di sé.