La sindrome da fatica cronica è caratterizzata da stanchezza cronica, ovvero che non riesce a passare, in qualunque modo venga trattata. È una patologia seriamente invalidante che può portare il soggetto affetto a soffrire di depressione. È una malattia che colpisce molte persone, ma essendo poco conosciuta si fregia dello status di malattia rara.
Questa sindrome è spesso connessa alla fibromialgia che causa prima dolore e poi stanchezza, invece la sindrome causa prima la stanchezza e poi il dolore muscolare. Purtroppo l’origine della malattia è ancora piuttosto oscura, non ci sono marcatori biologici e non esistono esami specifici per diagnosticarla.
Sintomi
Questa sindrome compare spesso in persone giovani o al massimo di mezza età. Le più colpite sono le donne. Il soggetto non riesce più a lavorare e a compiere tutte le normali azioni quotidiane. I sintomi più comuni della sindrome sono:
- Disturbi della memoria;
- Disturbi della concentrazione;
- Faringite;
- Dolori delle ghiandole;
- Dolori muscolari;
- Dolori alle articolazioni;
- Cefalea;
- Sonno che non ristora;
- Debolezza dopo ogni esercizio fisico;
- Facilità a stancarsi.
Per essere sicuri di avere a che fare con una vera sindrome da fatica cronica, il disagio deve presentarsi per almeno 6 mesi e devono essere continuamente presenti almeno quattro dei sintomi elencati. Altri sintomi della sindrome sono:
- Acufeni;
- Disturbi respiratori;
- Crampi;
- Problemi di equilibrio;
- Tremore;
- Sudore notturno;
- Vista offuscata;
- Confusione;
- Insofferenza al caldo;
- Insofferenza al freddo;
- Insofferenza all’umidità.
Cause
Non conosciamo le reali cause della sindrome, ma potrebbe essere conseguente all’apparizione di altre patologie, come:
- Fibromialgia;
- Insonnia;
- Ipersonnia;
- Sindrome del colon irritabile;
- Anomalie all’articolazione temporo-mandibolare;
- Artrite;
- Mielopatia;
- Artrosi;
- Sindrome delle gambe senza riposo;
- Ansia;
- Sindromi autoimmuni;
- Depressione.
Cura
Essendo una malattia poco conosciuta e poco diagnosticata, non esiste una vera e propria cura, ma solo un modo per gestire i sintomi. Per il dolore spesso vengono somministrati al paziente alcuni antidolorifici e/o antinfiammatori. Per contrastare confusione, debolezza, difficoltà di concentrazione e stanchezza vengono somministrati alcuni stimolanti.
Anche la fisioterapia può essere utile nel contrastare il dolore, il riposo in alternanza con una moderata attività fisica possono aiutare a superare i momenti peggiori. Utilissima ad evitare o gestire la depressione è la psicoterapia. Farsi seguire da uno psicologo aiuterà il paziente a non farsi sopraffare dalla malattia.