Loading...

Sindrome di Kawasaki: di cosa si tratta

Checking.

La sindrome di Kawasaki è una vasculite che si presenta a carico delle arterie coronariche e delle arterie di medio calibro. Chi ne soffre mostra sintomi relativi ad una miocardite acuta e ad insufficienza cardiaca.

Si presentano inoltre pericardite, endocardite e aritmie. Sono comuni anche gli aneurismi a carico delle arterie coronarie. La sindrome di Kawasaki è tra le prime cause di patologia cardiaca nei bambini.

È possibile che anche il tessuto extravascolare sia interessato da infiammazione e che ne risentano le vie respiratorie, i reni, i linfonodi, le mucose e altri organi.

Eziologia della sindrome

L’eziologia è ad oggi sconosciuta, ma la malattia si presenta nei bambini geneticamente predisposti e si verifica con una risposta immunologica anormale ad una infezione.

I bambini di origine giapponese sono i più colpiti e mostrano un’incidenza più alta rispetto a quelli delle altre nazioni. La maggior parte dei soggetti affetti ha meno di 5 anni di età.

I pazienti affetti tra adulti e adolescenti, sono particolarmente rari. I casi della malattia si verificano durante tutto l’anno, ma la maggior parte delle volte compaiono in primavera o durante la stagione invernale.

Il 2% dei pazienti circa presenta delle recidive persino anni più tardi dalla comparsa della patologia. Ad oggi non esiste una strategia di prevenzione efficace.

Trattamento

I bambini che ne sono colpiti devono essere trattati da un cardiologo pediatra in collaborazione con un reumatologo e uno specialista in malattie infettive.

I bambini colpiti dalla sindrome di Kawasaki sono a rischio aneurismi coronarici, per questo il trattamento deve essere tempestivo. In genere si procede con somministrazione di alte dosi di IgEV e di aspirina. Le dosi e la durata del trattamento variano a seconda del caso.

Mortalità

Per fortuna la malattia è clemente e la mortalità bassa e va dall’1% allo 0,17%, ma bisogna comunque intervenire tempestivamente per evitare il peggio e proteggere i soggetti dalle conseguenze di una manifestazione.

Per questo motivo è bene iniziare la terapia in modo rapido e imparare a riconoscere i sintomi nel caso (fortunatamente raro) di recidive. Per scoprire la patologia in genere si eseguono esami clinici per escludere altre malattie con sintomi simili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sahifa Theme License is not validated, Go to the theme options page to validate the license, You need a single license for each domain name.