Dall’inizio dell’epidemia a livello globale, molti non riescono a compiere cicli completi di sonno e passano le loro notti svegli.
Questo a causa dell’insonnia, dovuta dal rapporto che c’è tra l’ansia di ricadere nuovamente in zone rosse e lockdown e la depressione data da questo periodo.
Cosa possiamo fare per migliorare la qualità del sonno?
Solitamente, soprattutto durante i mesi autunnali e invernali grazie alle basse temperature, possiamo regolarizzare il nostro sonno e renderlo migliore accompagnato anche dalle maggiori ore di buio che in estate si trasformano in ore di luce.
Inoltre possiamo aumentare le caratteristiche positive del nostro sonno dandoci degli orari: gli studiosi affermano, infatti, che svegliarsi presto la mattina aiuta.
Possiamo anche basarci sull’utilizzo di alcune app che ci danno consigli sull’ora di andare a dormire e il conseguente risveglio e ci aiutano a monitorare eventuali risvegli prematuri o durante la notte.
Molti, infatti, vanno a letto tardi, o per lavoro, o per studiare, o ancora per uscire e questo è negativo per il nostro organismo se non raggiungiamo le canoniche 8 ore di sonno che servono al corpo per ricaricarsi.
Questo però è solo uno dei fattori che influenzano l’andamento del nostro sonno.
Altri possono essere lo stress dovuto al Covid-19 e la paura, ansia e angoscia, rabbia e/o un’alimentazione inadeguata.
Che cos’è l’insonnia?
L’insonnia è quello stato di ansia che non ci permette di svoglere al completo o nel migliore dei modi il nostro ciclo di sonno e riposo, ci fa svegliare contiuamente durante la notte e compromette le nostre facoltà a causa della troppa stanchezza accumulata.
Questo tipo di disturbo è solitamente provocato da un trauma subìto che, nel nostro caso, è dato dalla pandemia che ci ha costretti ad un isolamento forzato e che ha cambiato la nostra routine quotidiana.
Insonnia e Covid-19
Come già accennato in precedenza, la maggior parte delle persone soffre di questa patologia e i casi di insonnia stanno ancora aumentando a causa delle notizie relative a questo virus e della quotidianità completamente mutata a partire da marzo 2020.
Si riscontrano molti casi di insonnia, però, tra le persone contagiate e poi guarite dal Coronavirus, in quanto li ha resi incapaci di gestire una cosa che non si conosce e quindi ha aumentato il loro stato di ansia e paura.
Inoltre si possono riscontrare anche altre problematiche dovute a questo stato e si manifestano con problemi di respirazione, accellerazione dei battiti caridaci, difficoltà di digestione o eccessiva sudorazione.
Come possiamo combattere la paura?
Nella sfortuna di queste restrizioni abbiamo però riscoperto la famiglia e il suo aiuto, utile anche per il proprio benessere personale che potrebbe aiutare ad eliminare l’insonnia.
Parlare ed espirmere il proprio stato d’animo rispetto a questo problema e alla pandemia è uno dei fattori che aiutano a migliorare la qualità del sonno. Questo perché si ha un appoggio diretto di persone che stanno vivendo lo stesso periodo in un ambiente sociale comune, che è appunto la casa.