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Clamidia negli uomini: sintomi e rischi

clamidiaLa clamidia è una delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni nel mondo sviluppato. Si tratta di una patologia che va affrontata prontamente e senza indugio, dato che la tempestività è fondamentale nel contenimento del problema stesso.

Oggi ci occupiamo della clamidia quando colpisce l’uomo, con le sue manifestazioni particolari, i suoi sintomi e le sue conseguenze.

Vediamo insieme come riconoscere questa patologia (come vedremo più avanti è piuttosto difficile) e che passi compiere nel caso in cui fossimo stati contagiati.

Riconoscere la clamidia: i sintomi nell’uomo

La clamidia è decisamente difficile da individuare, in quanto condivide sintomi con molte altre patologie e in quanto, almeno nell’uomo, ha manifestazioni che sono violente. I sintomi più comuni, che potrebbero anche non essere presenti, sono i seguenti:

  • Perdite di colore bianco oppure trasparente, dalla punta del pene;
  • Bruciore mentre si urina, durante tutta la minzione e spesso anche quando si cerca di trattenere la pipì;
  • Dolore ai testicoli;
  • Infiammazione agli stessi;
  • Leggero rossore sul glande;
  • Perdita di sangue dal retto;
  • Infezioni alla gola;
  • Problemi agli occhi.

La clamidia dunque, pur essendo una patologia che si trasmette per via sessuale, è in grado di colpire anche altre zone del corpo. In presenza di uno o più di questi sintomi, è sicuramente necessario contattare il proprio medico, che svolgerà i test necessari per ravvisare la presenza o meno della patologia.

I sintomi in questione tendono a a presentarsi entro 2–3 settimane dal contagio.

Ci sono dei rischi connessi alla clamidia per l’uomo?

I rischi che possono essere causati dalla clamidia nell’uomo sono, per la maggior parte sul lungo periodo. Per questo motivo è di fondamentale importanza andare a curare la clamidia appena si può:

  • La clamidia può incidere molto negativamente sulla fertilità, in quanto può danneggiare lo sperma;
  • Allo stesso modo può creare cicatrici nei dotti spermatici e renderli permanenti;
  • Aumenta la possibilità di malattie reumatiche, congiuntivite e uretrite.

Che fare in caso di clamidia?

Nel caso in cui avessimo problematiche tipo quelle indicate nella voce inerente ai sintomi e avessimo avuto in passato rapporti non protetti, sarà il caso di farci visitare dal nostro medico curante che, una volta accertata la presenza della clamidia, appronterà la cura necessaria per superare il problema.

Il test per la clamidia si svolge con un semplicissimo test delle urine: non c’è nulla di cui preoccuparsi.

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