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Pubalgia: sintomi, diagnosi e rimedi

pubalgiaQuando parliamo di pubalgia, ci riferiamo ad una patologia che prevede dolore a carico dell’inguine o del pube, che potrebbe estendersi fino all’interno della coscia.

Si tratta di un problema estremamente comune che può essere provocato da un’enormità di cause (oltre 70 secondo la più recente letteratura scientifica).

Vediamo di capirne qualcosa di più insieme.

I tre tipi di pubalgia

Sotto il nome di pubalgia vengono in genere raccolte tre diverse espressioni di malessere:

  • Tendinopatia inserzione: si tratta di un tipo di pubalgia che deriva da continui e ripetuti microtraumi a carico della parte interna della coscia, in genere a livello di muscoli adduttori. Questo problema può essere causato anche da problemi agli addominali.
  • Sindrome sifisiaria: si tratta di una problematica che deriva sempre, in prima istanza, da microtraumi agli adduttori che, facendo perdere il bilanciamento al corpo, causano un cedimento della sinfisi. Ci si ritrova, in questo caso, con un problema piuttosto serio di squilibrio del bacino, che si trasforma dunque in pubalgia.
  • Sindrome della guaina del retto: la sindrome della guaina del retto è quella più comune tra i calciatori. È causata dal movimento che si fa per calciare, che può creare una fissurazione della fascia superiore, con conseguente possibilità di stiramento.

Le cause scatenanti

Ci sono tantissime cause scatenanti che possono essere associate alla pubalgia. Oltre a quelle più comuni, che vi abbiamo descritto in precedenza, dobbiamo per forza di cose tenere conto anche di problemi ai denti, problemi di postura, problemi a livello del tratto cervicale. Esistono circa 70 diverse possibili cause di pubalgia, praticamente impossibili da indagare a livello diagnostico.

Per questo motivo non è difficile recuperare dalla pubalgia, ma piuttosto capire cosa l’abbia causata, anche nell’ottica di impedire che si ripeta in futuro.

Cosa si può fare contro la pubalgia?

Durante la fase acuta di dolore è assolutamente necessario riposarsi, soprattutto se il soggetto svolge attività sportiva intensa.

Dopo il riposo è necessario sicuramente intraprendere un percorso che preveda la riabilitazione del soggetto attraverso un percorso di cura e fisioterapia. Sarà il vostro fisioterapista ad individuare quali sono le modalità attraverso le quali potrete recuperare una buona condizione, e soprattutto a correggere quelli che possono essere i problemi che hanno causato la pubalgia, per evitare che il problema si ripresenti in breve tempo.

Questo è quanto: nel caso abbiate domande specifiche sulla pubalgia, non esitate a contattarci attraverso i commenti o sulla nostra pagina Facebook.

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