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Yersinia Enterocolitica: cause, sintomi, cura e rischi

yersiniaLo Yersinia Entercolica è un batterio che può attaccare anche l’uomo e che è responsabile per un particolare tipo di enterocolite.

Si tratta di un batterio, anche se questo non dovrebbe causare preoccupazioni eccessive, che fa parte dello stesso genere della Yersinia Pestis, il batterio che era responsabile appunto della peste, patologia che oggi non causa più problemi e che può essere definita come scomparsa.

Lo Yersinia Enterocolitica è un batterio che viene trasmesso dall’uomo principalmente dagli animali, ovvero tramite l’ingestione di liquidi oppure di cibi che siano stati contaminati.

Le cause e il contagio

La trasmissione di questo specifico batterio avviene per tramite dell’ingestione di bevande o cibi che contengono anche soltanto tracce di escrementi di animali infetti.

Può essere anche causata dal consumo di alimenti che sono poco cotti oppure crudi, oppure tramite anche la trasfusione di sangue infetto.

Si tratta di una specie di batteri che resiste molto bene anche alle basse temperature (è in grado di crescere anche a 4° C, temperatura che invece è molto bassa per la grande maggioranza delle altre classi batteriche), il che comporta diversi problemi in quanto il batterio può continuare a crescere anche in ambiente refrigerato, come appunto nel frigorifero.

A rendere però gli alimenti contaminati sani può essere la cottura degli alimenti: l’esposizione per tempi anche brevi a temperature che sono superiori ai 60° C provoca la morte dello stesso, anche se non l’eliminazione completa delle tossine.

Quali sono i sintomi dell’infezione da Yersinia Enterocolitica?

Tra i sintomi più comuni per questo particolare tipo di infezione, troviamo:

  • Diarrea acquosa, che si presenta tra le altre cose anche ricca di muco e pus;
  • Diarrea emorragica, ovvero con la presenza di sangue anche in proporzioni importanti;
  • Presenza di febbre;
  • Dolori addominali che possono irradiarsi fino allo stomaco.

Si tratta di quello che è un po’ il quadro generico però della gastroenterite e che dunque non può aiutare nel caso di diagnosi. Per questo motivo, spesso è utile ricorrere a coprocoltura per individuare la presenza del batterio.

Il trattamento e la cura

L’infezione in questione tende a sparire senza intervento medico, anche se nei casi più acuti e che non accennano ad auto-ridursi si può procedere con il ricorso ad antibiotici specifici, che saranno prescritti dal nostro medico curante.

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