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Pandemia: come ha influito sul nostro sonno?

La pandemia da Covid-19 ha generato degli effetti psicologici sulle nostre abitudini, anche sul modo di dormire. Vi presentiamo alcuni dei più rilevanti studi sul tema.

Università di Parma: gli effetti della prima quarantena

Il primo lockdown ha provocato alcuni danni sul sonno degli italiani, come dimostra lo studio condotto dal professore Christian Franceschini dell’Università di Parma, pubblicato sulla rivista “Frontiers in Psychology”.

Esaminando un campione di circa 6mila soggetti, di età compresa tra i 18 e gli 82 anni, più della metà ha notato un notevole cambiamento degli orari e della qualità del sonno.

L’analisi ha evidenziato che questi soggetti si svegliano prima rispetto all’orario quotidiano oppure dormono di più durante la giornata.

L’origine di questi cambiamenti è l’aumento del livello di stress. Lo stesso studio ha dimostrato che un terzo del campione riporta gradi sempre più elevati di ansia e depressione.

Tra i risultati della ricerca si può notare anche che:

  • le donne sono più colpite dai disturbi del sonno;
  • la popolazione del Centro Italia è più sensibile psicologicamente ai traumi. Tra le cause, la più rilevante è certamente il terremoto de L’Aquila.

Aims: insonnia e pandemia

Il professor Giuseppe Plazzi, presidente dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (Aims), ha presentato altri due studi sullo stesso tema.

Il primo ha affermato che l’insonnia è il secondo disturbo collaterale del Covid-19. Il secondo prende in esame l’insonnia in generale, che propende ad essere costante nel tempo, anche quando la causa scatenante cessa di esistere.

Plazzi spiega che l’isolamento forzato, rompendo gli schemi della quotidianità, ha determinato la diffusione dell’insonnia. Le caratteristiche di questo disturbo sono:

  • difficoltà nell’addormentarsi;
  • risvegli frequenti durante la notte;
  • presenza di incubi;
  • ansia.

L’analisi ha dimostrato che anche i bambini hanno subito gli effetti del lockdown, presentando nuovi disagi del ritmo del sonno.

La Sapienza: problemi di “latenza del sonno”

Sulla rivista “Sleep Medicine” si possono leggere i risultati di uno studio sugli effetti della pandemia sul sonno, condotto da un team di psicologi dell’Università di Roma La Sapienza.

La ricerca ha dimostrato che il lockdown ha peggiorato in particolar modo la latenza del sonno, cioè il momento dell’addormentamento. Tale difficoltà causa senso di stanchezza e problemi di umore e ansia.

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